Gentile Presidenti, gentili soci delle Associazioni per il PD,
sento l'esigenza di esprimere i miei sentimenti rispetto al tema "Partito Democratico", da ex-socio ed ex-frequentatore di alcune delle Vostre Associazioni e da cittadino preoccupato.
Ho aderito a questo progetto da svariati mesi e seguo da tempo il processo in corso sulla costituzione del PD e il mio scetticismo sul progetto si sta consolidando sempre più.
Quando ho aderito al progetto ero sinceramente e piacevolmente colpito per una serie di elementi ormai quasi tutti decaduti. Brevemente dico perchè.
Il progetto inizialmente ha visto una fase in cui c'era in corso un dibattito costruttivo, a mio avviso, in cui si parlava di un soggetto unitario che esprimesse e unisse in un corpo unico la rappresentanza politica di sinistra e la società civile con sensibilità di "sinistra". Si dibatteva su temi come la laicità, e bisognava decidere se fare un partito laico, si discuteva sull'ambiente, e il filone pareva appartenere anche a questa vocazione politica orientata molto alla soluzione di problemi ambientali che a cascata coinvolgono l'economia e la società, si dibatteva molto sull'Europa, siamo Socialisti Europei?, si dibatteva sulla democraticità dei processi decisionali, e via discorrendo.
Mi stimolava il confronto e intervenivo volentieri nei dibattiti. Ma, al momento della definizione delle regole per distribuire i poteri e i consensi - in fondo le regole servono a questo - ogni discorso si è arenato e non si parla più di nulla. Siamo in un calderone di sensibilità cattoliche, sociailste, riformiste, laiche, liberaliste, che, evidentemente non convivono bene insieme. Non si è mai più parlato di Europa e anche su questo tema importantissimo è calato il silenzio senza che decisioni fossero state prese. E' calato il gelo, più che il silenzio quando si è arguito che, le regole che stanno dietro alla costituzione del Nuovo Partito promosso dagli uomini che denigravano le politiche di centro destra e la loro legge elettorale, sono le stesse di quella fazione al principio alternativa e a cui ad ora sembra quasi che si voglia tentare un'apertura proprio su quei temi oggetto di scontro nell'infinita campagna elettorale scorsa. Loro intendono discutere insieme su riforme della legge elettorale, sulle riforme degli interni che ormai poco hanno a che fare con la sinistra, sulla Costituzione, sacra fino a pochi mesi fa. E ora addirittura Fassino mi parla di un'apertura alla Lega e all'Udc. Poi, così, a caso, dice che non vuole più le sue duecento euro in più. Fassino è in piena confusione.
Spero di non sembrare patetico se dico che mi sento offeso e non riesco a capire come le Associazioni della società civile non stiano rabbrividendo di fronte a tutto questo. Non c'è partecipazione, non c'è democrazia, non c'è volontà di cambiamento. Basta un'azione di reale democrazia diretta - mi riferisco alla legge di iniziativa popolare - per destabilizzare tutto. Forse Fassino ha solo paura, credo.
Il senso di quello che dico è in sintesi un rifiuto di quel progetto che doveva rinnovare in meglio il nostro Paese, doveva farsi da promotore di un attegiamento politico in cui è la politica che interpreta e risolve i problemi della gente. Io ora invece ho solo paura che questo soggetto politico, sempre che non imploda in sè stesso, vada a governare il mio paese. Pensare che l'alternativa, la cosa nuova che salverà il paese sia il PD, così fatto, e soprattutto la retorica di Veltroni, mi viene una faccia strana tipo la bocca che ride e gli occhi aggrottati, perchè non so se piangere o ridere. Se devo affidare le mie risorse, il mio Stato a chi ha già fallito per venti, quaranta anni, a chi poteva evitare i conflitti d'interesse e non l'ha fatto, a chi sta tramando accordi inimmaginabili, a chi si vuole unire a fazioni contro cui io ho creduto di lottare quando ad aprile 2006 ho speso quelle 100 euro - eccessive - per prendere un treno e tornare in Puglia a votare questa specie di "Centro-Sinistra", a chi fa leggi fasciste - scusate il termine - pur sostenendo di essere di sinistra (Giuliano Amato), a chi gioca a spostare poteri invece di fare le riforme, a chi utilizza la stessa legge elettorale che ha condannato e apostrofato come la grande falla del governo Berlusconi, a chi mi aveva detto che sarebbe finita la guerra e ne ha fatte altre due, a chi mi aveva parlato di liberalizzazioni, di riformismo e invece ormai non fanno altro che difendersi, perchè qualcosa si sta muovendo troppo vorticosamente intorno a loro e non possono far altro che difendersi.
Al contrario non so come una persona che abbia un'eta media possa stare dietro a questo progetto. Non capisco come una persona di media intelligenza possa schierarsi dalla parte di vecchi schemi e dinamiche politiche in via di estinzione. Come posso votare contro una legge elettorale truffa e poi aderire a un partito che la utilizza per bloccare le liste. Ma voi, "Società civile", non vi sentite offesi?
Come posso aderire a un progetto che è destinato a finire dall'"altra parte". Un progetto di partito dove ci stanno prendeno ancora una volta in giro perchè sono gli stessi che governano male adesso e che vogliono prendere un altro nome. E' un progetto politico che non ha un programma, non ha un senso, ha solo il senso di ristabilire un potere. E questi qui sono pronti davvero ad allargarsi a destra, sono pronti alla coalizione con FI, con la Lega. Perchè quello che riescono e possono fare ora è solo difendersi.
Posso io, sognori, ritrovarmi tra cinque anni a dannare il me di oggi? posso io ritrovarmi tra cinque anni in un minestrone nè di destra nè di sinistra? posso vivere con la stessa amara sensazione di tutti coloro che hanno votato nella prima repubblica la dc e il psi?
No grazie, già eccessiva l'onta che sopporto ad aver votato l'Ulivo nell'aprile 2006.
Questa lettera spero non appaia come una "lacrima mussiana", anche perchè io non esco da nessun partito dato che non ci sono mai entrato e non è neanche un sentimento che potrà destabilizzare chissà quanti animi, però è un appello reale a chi ha intenzione di entrare in questo pericoloso meccanismo. Pericoloso per il Paese. Non sono nato ieri per capire che ci sono ovunque dinamiche di potere, però forse la cosa che preferirei di più in questo momento è che questa lettera possa essere letta da qualcuna delle Associazioni, magari da quelle veramente civili, e non dalle svariate pseudo-associazioni civili fatte e supportate da Politici, Parlamentari, ex-socialisti che, terminato il sogno Craxiano e intrapreso quello Berlusconiano, hanno aderito a questa ulteriore illusione.
Se ancora c'è partecipazione almeno agli sgoccioli di questo processo, questa è la mia voce, voce che non è uscita durante gli ultimi dibattiti a cui ho assistito perchè la sensazione che ho avuto è stata di trovarmi di fronte a persone di cui indovino l'intelligenza, ma che trasudano un attegiamento di inutile nichilismo su qualcosa che può veramente ancora cambiare.
Vogliate accettare i miei più cordiali saluti, Gianluca Vecchio.
mercoledì 3 ottobre 2007
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